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Roccamandolfi

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ROCCAMANDOLFI
Tra le montagne del Matese, ai piedi delle rovine di un castello di origine longobarda, questo piccolo paese offre diversi motivi per essere visitato.

Percorrendo i sentieri lungo il torrente Callora è possibile ammirare una gola dalle ripide pareti, scavata dalle acque del torrente, abbondantissime specie in inverno. In più punti l’acqua si raccoglie in piccole pozze, alcune abbastanza profonde, e compie salti spettacolari.
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Il piccolo borgo medievale è un intreccio fitto di stradine e piccole case, che circondano la chiesa di San Giacomo.
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Poco distanti dalla chiesa è possibile vedere le quattro antiche unità di misura per granaglie, realizzate in pietra levigata e corrispondenti al "tomolo" al "mezzetto" al "quarto" ed alla "misura".
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Questo paese conserva anche una delle croci viarie più belle e antiche del Molise, che presenta su un lato il Cristo sulla croce e sull’altro il Cristo seduto sul trono, nell’atto di benedire.
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Superando la parte alta del paese, seguendo un sentiero nel verde, si giunge al castello.


Della fortificazione, già esistente alla fine del XI secolo, restano solo le mura e le torri, recentemente in parte restaurate.
Strategica la sua collocazione con due lati in forte pendenza verso la vallata e gli altri costruiti sulla parete rocciosa a picco sul torrente Callora. All’interno, a seguito dei parziali lavori di scavo, sono stati identificati altri ambienti, tra i quali probabilmente la chiesa di Santa Maria del Castello.
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Lasciando il castello, attraverso una stretta stradina di montagna, si può raggiungere un’altra area di particolare pregio ambientale: il pianoro naturale circondato da boschi di Campitello di Roccamandolfi. E’ un punto di partenza ideale per le escursioni sul Matese.
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L’Altopiano di Campitello di Roccamandolfi, è un pianoro d’altitudine incastonato sul massiccio del Matese, una splendida area montana che riserva un’imperdibile varietà di paesaggi a coloro che hanno la fortuna di visitarla. Ammantato da imponenti boschi e che contano, al loro interno, fiabeschi alberi secolari dalla figura maestosa, arricchito da numerose specie selvatiche di fiori come i crochi e le orchidee, habitat naturale di volpi, donnole, lupi, aquile reali e piccole salamandre, dal punto di vista geologico questo altopiano è ricco di acqua e di sorgenti, di radure e doline. Il bosco dell’altopiano è uno degli ultimi simboli che rappresentano la millenaria interazione tra uomo e ambiente naturale.
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Il Ponte tibetano. Partendo dal castello di origine longobarda e passando lungo un tragitto caratterizzato da sentieri montuosi, boschi e ruscelli, si arriva fino a un ponte tibetano: piccolo capolavoro di ingegneria e carpenteria metallica sospeso nel vuoto. Qua potete fare una passeggiata adrenalinica ad alta quota e circondati da fascinose pareti rocciose.
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Proseguendo verso sud si arriva a Campitello Matese, in montagna nel Molise. Nota località sciistica matesina, con i suoi 40 Km di piste è una località invernale di riferimento per tutti gli amanti dello sci e della montagna. In estate Campitello Matese offre un ambiente ricco di boschi, laghi, grotte e caverne, prati e sentieri inediti. Escursioni, passeggiate a piedi, a cavallo, in mountain bike o in squad, spettacolari discese in parapendio oltre a tanti sport all’aria aperta come il tennis e il calcio.
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A metà giornata è il momento di una salutare sosta per il pranzo

Se vuoi vivere una giornata immerso nella natura, scoprendo la cultura e le specialità gastronomiche della zona, prova l'agriturismo La Curea, nel comune di Roccamandolfi. Qui apprezzerai la cordialità ed il senso dell'ospitalità di altri tempi che viene offerto ad ogni cliente, mentre la cucina ti stupirà con portate preparate secondo le ricette culinarie tradizionali con ingredienti freschi e genuini.
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Scendendo verso l'Oasi naturale di Guardiaregia ci si avvia al bivio per i laghi del Matese.
 
Il lago del Matese è il lago di natura carsica più alto d'Italia, situato ai piedi del monte Miletto (2050 m slm) e del monte Gallinola (1923 m s.l.m.) nel gruppo montuoso del Matese, nei comuni di San Gregorio Matese e Castello del Matese. Si riempie con acque provenienti dallo scioglimento delle nevi del monte Miletto e della Gallinola e da alcune sorgenti perenni.
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ll Lago di Letino o di Cauto è un bacino artificiale sito poco lontano dal centro abitato. Venne costruito agli inizi del XX secolo per alimentare la centrale idroelettrica di Prata Sannita.
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Il lago di Gallo, situato al confine tra la regione Molise e la Campania, sorge su un colle al centro di una verde vallata occupata in parte dal lago.
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Proseguendo per Isernia ci si imbatte sul Castello Pignatelli di Monteroduni che domina il suggestivo borgo del paese e l’intera vallata del Volturno.
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Prima di arrivare ad Isernia è obbligatoria una visita al Museo nazionale del paleolitico di Isernia che si inserisce all’interno di un progetto di parco archeologico che si sviluppa attorno al giacimento di Isernia La Pineta che, data la sua importanza e la sua antichità, è considerato uno dei principali siti archeologici preistorici per la comprensione dei modi di vita e delle dinamiche di popolamento nell’area del Mediterraneo nel corso della Preistoria.
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Superata Isernia, sul percorso di rientro, una breve sosta la meritanno le Cascatelle dì Santa Maria del Molise. L’acqua purissima, che infatti ospita il raro gambero di fiume, i piccoli bacini, le divertenti cascatelle e il verde degli alberi rendono questa zona tra i più piacevoli punti di sosta del Molise. 
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